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Organigramma |
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Presidente onorario
S.E. Mons. Francesco
SAVINO
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Presidente
dott. Roberto Enrico
BARLETTA
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Vice Presidente
avv. Ombretta
PROPATO
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Tesoriere
avv. Stefano PRISCO
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Segretario
rag.Giuseppe PIRAGINO
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Consigliere
dott.ssa Elisabetta
CATALDI
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Organo di controllo
Dott. Giuseppe Giovanni
ESPOSITO
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Organi della Fondazione
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Il Presidente onorario.
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Il Consiglio Direttivo.
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Il Presidente della
Fondazione.
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Il Vice - Presidente.
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Il Tesoriere.
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Il Segretario.
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L'Organo di controllo e il
Revisore legale.
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Il Presidente Onorario |
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Al Vescovo pro-tempore della
Diocesi di Cassano all'Jonio
è attribuita la carica di
Presidente Onorario della
Fondazione.
Il Presidente Onorario, che
costituisce una figura
emblematica della Fondazione
per l'autorevolezza che
esprime e per la istanza di
ordine morale che
rappresenta, non è chiamato
ad assolvere compiti
operativi.
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Il Consiglio Direttivo
La Fondazione è amministrata
da un Consiglio Direttivo
composto da 5 (cinque) a 9
(nove) membri di cui il
Presidente e tutti i
Consiglieri sono nominati
dal Vescovo pro tempore
della Diocesi di Cassano
all’Jonio.
Il Consiglio Direttivo,
nomina al suo interno un
Vicepresidente, un Tesoriere
ed un Segretario.
I membri del Consiglio
Direttivo devono possedere i
requisiti di onorabilità e
professionalità di cui al
decreto 6 agosto 1996
Ministro del Tesoro.
I componenti del Consiglio
Direttivo durano in carica
per anni tre ed in ogni caso
fino all’integrale
costituzione del nuovo
Consiglio Direttivo.
Essi sono rieleggibili anche
per più mandati consecutivi.
Qualora, per qualsiasi
causa, prima della scadenza
del mandato, vengano a
mancare uno o più membri del
Consiglio Direttivo, il
Vescovo pro-tempore della
Diocesi di Cassano all’Jonio
provvederà alla loro
sostituzione, entro tre mesi
dalla vacatio.
I membri così nominati
dureranno in carica sino
alla scadenza del mandato
degli altri membri.
I componenti del Consiglio
Direttivo svolgono la loro
attività in modo
assolutamente gratuito,
salvo il rimborso delle
spese effettivamente
sostenute e documentate.
Il Consiglio Direttivo è
investito di tutti i poteri
di amministrazione ordinaria
e straordinaria della
Fondazione e ha la facoltà
di compiere tutti gli atti
previsti dalla legge e dal
presente statuto, nonché
tutti quelli che ritenga
necessari per il
conseguimento delle finalità
della Fondazione.
Alle riunioni del Consiglio
Direttivo partecipa anche il
Presidente onorario con voto
consultivo.
Al Consiglio Direttivo
spettano i compiti di:
-
redigere ed approvare nei
termini di legge il conto
preventivo dell’anno
successivo ed il conto
consuntivo dell’anno
precedente;
-
esercitare tutti i poteri
per l’amministrazione del
patrimonio della
Fondazione e per la
gestione delle entrate
ordinarie e straordinarie;
-
predisporre i programmi
dell’attività e curarne
l’attuazione, tenendo
conto delle indicazioni di
merito e di metodo
eventualmente suggerite
dal Comitato Onorario;
-
delegare i propri poteri
ad uno o più consiglieri
per singoli atti e/o
attività;
-
tenere eventuali rapporti
di deposito presso
istituti di credito o enti
similari;
-
deliberare
sull’instaurazione di
eventuali rapporti di
lavoro dipendente;
-
deliberare
sull’instaurazione di
eventuali rapporti di
collaborazione di varia
natura (amministrativa,
legale, etc.) sui termini
del loro svolgimento,
determinando l’erogazione
del compenso dovuto;
-
deliberare sulle spese per
la gestione ed il
potenziamento
dell’attività, sulla
richiesta e l’accettazione
di eventuali contributi;
-
deliberare su ogni altra
questione inerente
all’attività sociale;
-
formulare il regolamento
interno ed il codice
comportamentale per il
funzionamento dei Centri
di Ascolto;
Il Consiglio Direttivo
provvede ad investire le
somme che perverranno a
qualsiasi titolo alla
Fondazione nel modo che
riterrà maggiormente
redditizio e sicuro,
nonché alla gestione delle
rendite prodotte dal
patrimonio. Tale gestione
sarà comunque finalizzata
al perseguimento degli
scopi della Fondazione.
Il Consiglio Direttivo
deve essere convocato,
almeno due volte l’anno e
comunque ogni qualvolta il
Presidente lo giudichi
necessario o ne sia fatta
richiesta scritta da tre
dei suoi membri con
l’indicazione degli
argomenti da trattare.
La convocazione è fatta
dal Presidente con invito
scritto diramato tramite
fax, raccomandata, mail,
almeno cinque giorni
prima, con l’indicazione
dell’ordine del giorno,
salvi i casi di urgenza,
nei quali potrà essere
convocato con qualsiasi
mezzo idoneo, anche 24
(ventiquattro) ore prima.
L’adunanza del Consiglio
Direttivo è presieduta dal
Presidente o, in sua
assenza, dal Vice
Presidente; in assenza di
entrambi, dal consigliere
più anziano. Il Consiglio
Direttivo è validamente
costituito se è presente
la maggioranza dei membri
che lo compongono.
Il Consiglio Direttivo
potrà riunirsi e
deliberare anche in
collegamento audio/video,
attraverso strumenti di
comunicazione a distanza
(videoconferenza,
teleconferenza) a
condizione che:
-
il Presidente possa
accertare l’identità e la
legittimazione degli
intervenuti; il regolare
svolgimento dell’adunanza;
constatare e comunicare il
risultato delle votazioni;
-
sia consentito al
segretario, chiamato a
redigere il verbale, di
percepire adeguatamente
gli eventi e gli
interventi, oggetto di
verbalizzazione;
-
sia consentito agli
intervenuti di partecipare
alla discussione e alla
votazione simultanea sugli
argomenti all’ordine del
giorno, secondo le
modalità stabilite dal
Presidente, o chi da
questi delegato.
Le deliberazioni sono
prese con il voto
favorevole della
maggioranza dei presenti.
In caso di parità di voti
prevale il voto del
Presidente o di chi ne fa
le veci.
I verbali delle
deliberazioni del
Consiglio Direttivo devono
essere raccolti in ordine
cronologico e devono
essere sottoscritti dal
Presidente del Consiglio
Direttivo e dal Segretario
o da chi ne fa le veci.
Il Consiglio Direttivo
s’impegna a mantenere il
segreto professionale
sulle persone assistite
anche quando scade il
mandato.
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Il Presidente della
Fondazione
Il Presidente della
Fondazione viene nominato
dal Vescovo pro tempore
della Diocesi di Cassano
all’Jonio.
Il Presidente ha la
rappresentanza legale della
Fondazione di fronte ai
terzi ed in giudizio.
Il Presidente:
-
dura in carica 3 (tre)
anni ed è rieleggibile;
-
convoca e presiede il
Consiglio Direttivo
proponendo le materie da
trattare nelle rispettive
adunanze, adotta, in caso
d’urgenza, ogni
provvedimento opportuno
riferendo nel più breve
tempo possibile al
Consiglio Direttivo;
-
firma gli atti e quanto
occorra per l’esplicazione
di tutti gli affari che
vengono deliberati;
-
sorveglia il buon
andamento amministrativo
della Fondazione;
-
cura l’osservanza dello
statuto e ne promuove la
modifica qualora si renda
necessario;
-
provvede all’esecuzione
delle deliberazioni del
Consiglio e ai rapporti
con le autorità tutorie;
-
delega, in caso di assenza
o impedimento, i suoi
poteri al Vicepresidente.
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Il Vice Presidente
Il Vicepresidente, nominato
dal Consiglio Direttivo,
esercita le funzioni a lui
eventualmente delegate dal
Presidente e lo sostituisce
in caso di assenza e/o
dimissioni. |
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Il Tesoriere |
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Il
Tesoriere, nominato dal
Consiglio Direttivo, ha il
compito di:
- collaborare con il
Presidente nella gestione
dei fondi e dei depositi
della Fondazione, in
attuazione delle
deliberazioni e degli
orientamenti del Consiglio
Direttivo e degli
organismi statuari, nonché
nel rispetto delle norme
contenute nel presente
statuto. A tal fine, il
tesoriere potrà operare
sui rapporti bancari
intrattenuti dalla
Fondazione, a firma
congiunta con il
Presidente;
- amministrare il
patrimonio della
Fondazione Antiusura ed i
contributi ad essa
comunque proveniente,
secondo le direttive del
Consiglio Direttivo;
- presentare il piano di
copertura del programma
annuale ed il bilancio
preventivo e consuntivo;
- curare la tenuta dei
libri contabili;
- curare la custodia dei
beni.
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Il Segretario |
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Il
Segretario, nominato dal
Consiglio Direttivo, ha il
compito di:
- assistere alle
riunioni degli organi e
curare la redazione dei
verbali;
- collaborare con
l’ufficio di Presidenza
per il regolare
svolgimento delle
attività.
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L'Organo di Controllo |
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Il Vescovo
protempore della Diocesi di
Cassano all’Jonio nomina un
organo di controllo, anche
monocratico.
Nel caso di organo di
controllo collegiale, esso
deve essere composto da tre
membri effettivi e di due
supplenti. Inoltre, i membri
del Collegio nominano al
loro interno un Presidente.
Ai componenti dell'organo di
controllo si applica l'art.
2399 del codice civile. I
componenti dell'organo di
controllo devono essere
scelti tra le categorie di
soggetti di cui all'articolo
2397, comma secondo, del
codice civile. Nel caso di
organo collegiale, i
predetti requisiti devono
essere posseduti da almeno
uno dei componenti effettivi
ed uno dei componenti
supplenti.
Compiti dell'organo di
controllo sono: vigilare
sulla osservanza della
legge, dello statuto e sul
rispetto dei principi di
corretta amministrazione
anche con riferimento alle
norme del D.lgs. 08/06/2001
n. 231, se applicabili, e
sull'adeguatezza
dell'assetto organizzativo,
amministrativo e contabile e
sul suo concreto
funzionamento; esercitare il
monitoraggio sull'osservanza
delle finalità civiche
solidaristiche e di utilità
sociale, con particolare
riguardo agli artt. 5, 6, 7
e 8 del Codice del Terzo
Settore ed attestare che il
bilancio sociale è stato
redatto secondo le linee
guida dell'art. 14 del
Codice del Terzo Settore.
Nel bilancio sociale si deve
dare atto degli esiti di
tale monitoraggio.
L’organo di controllo può
procedere in ogni momento,
anche a mezzo di un solo
componente ad ispezioni e
controlli chiedendo a tal
fine al Consiglio Direttivo
notizie sull’andamento
gestionale della Fondazione.
Il controllore o i
controllori restano in
carica per tre esercizi e
scadono alla data della
deliberazione di
approvazione del bilancio
relativo al terzo esercizio
della carica; la cessazione
per scadenza del termine ha
effetto nel momento in cui
l'organo di controllo è
sostituito.
Il controllore o i
controllori sono, in ogni
caso, rieleggibili.
L'organo di controllo
svolge, altresì, le funzioni
di organo di controllo ai
sensi dell'art. 11, comma 2,
lettera c}, del D.M. n.
176/2014.
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Il Revisore Legale |
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Qualora
ricorrano le condizioni
previste dell’art. 31 del
Codice del Terzo Settore, la
Fondazione deve nominare un
Revisore legale dei conti o
una società di revisione
legale iscritti
nell'apposito registro.
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